Tra il 31 gennaio e il 13 febbraio 2019, in Baviera, una fiumana di elettori si è riversata nei municipi delle rispettive città e comuni per dare il proprio voto a favore della protezione delle specie. All’inizio del 2019 i promotori dell’Ökologisch-Demokratischen Partei (Partito Democratico Ecologico, ÖDP), di Bündnis 90 die Grünen (Alleanza 90 i Verdi) e del Landesbund für Vogelschutz (Associazione regionale per la protezione degli uccelli, LBV) hanno lanciato la proposta di legge di iniziativa popolare “Biodiversità – salvate le api”, con l’obiettivo di approvare la più efficace legislazione dell’UE in materia di conservazione della natura e della biodiversità.
Una grande sfida, perché l’obiettivo dell’iniziativa popolare era di ottenere circa un milione di firme a favore del progetto di legge, pari a oltre il 10% degli elettori bavaresi. Con molto entusiasmo ed energia positiva, i bavaresi attenti all’ambiente hanno risposto all’appello e con il loro voto massiccio a favore di questa petizione hanno ottenuto un successo storico per la protezione delle specie.
Quali sono i fattori determinanti della perdita di biodiversità?
Diversi studi scientifici hanno dimostrato un drastico declino della biodiversità. Una recente rivista ha confrontato 73 studi ed è giunta alla conclusione che il 40% delle specie di insetti nel mondo sono in declino e un terzo è minacciato di estinzione (Biological Conservation: Sánchez-Bayo/Wyckhuys, 2019).
Lo avrete osservato tutti in occasione delle vostre uscite nel “verde”. Distese di monocolture di colza, mais e cereali caratterizzano il paesaggio che circonda le nostre città. Un deserto verde per api, bombi e compagnia. In queste condizioni sono praticamente assenti disponibilità di cibo e siti adatti alla nidificazione.
L’agricoltura intensiva che utilizza pesticidi e fertilizzanti chimici, insieme alla crescente urbanizzazione, sono i principali responsabili del declino di molte specie altamente specializzate. Noi umani ci siamo avviati su una strada che nel lungo periodo si ritorcerà contro di noi. Perché sempre meno insetti svolgono l’importante lavoro di impollinazione, che resta insostituibile per la produzione alimentare.
Quali sono le richieste del movimento ecologico bavarese?
Al fine di migliorare in modo sostenibile la situazione attuale delle aree naturali bavaresi, la proposta di legge sulla protezione della natura prevede le seguenti priorità:
- messa in rete degli habitat degli animali estesa a tutta la Baviera
- conservazione di siepi, alberi e piccoli corpi idrici in agricoltura
- fasce fiorite lungo tutti i corsi d’acqua e fossati come zone tampone
- sviluppo dell’agricoltura biologica
- conversione del 10% di tutte le colture prative in prati fioriti ricchi di specie
- gestione senza pesticidi di tutte le superfici statali
- maggiore integrazione degli aspetti di conservazione della natura nella formazione di agricoltori e silvicoltori
Senza gli agricoltori non si può
Il presidente dell’Associazione degli agricoltori bavaresi, Walter Heidl, ha accusato i promotori del referendum propositivo di fare propaganda contro gli agricoltori. Quasi la metà degli agricoltori bavaresi partecipa già a programmi agroambientali. Ha citato altri pericoli, come l’aumento dell’inquinamento da polveri sottili e del traffico aereo come fattori che non sono stati presi in considerazione nell’attuale proposta di legge di iniziativa popolare.
Naturalmente, la responsabilità dell’estinzione delle specie non ricade solo sugli agricoltori. Ma la conservazione della diversità biologica e l’agricoltura sono strettamente collegate. Una giusta remunerazione per gli agricoltori e il sostegno finanziario per un’agricoltura orientata a criteri biologici sono quindi passi decisivi nella giusta direzione. E questo vale non solo per il Libero Stato di Baviera, ma anche per tutti gli altri Paesi alpini.
Il caso della Baviera dimostra quanto sia importante unire le forze. Entrambe le parti, natura e agricoltura, hanno bisogno del nostro sostegno per conseguire un duplice obiettivo: la conservazione delle specie e una produzione alimentare sostenibile. È proprio a questa connessione che puntiamo con il progetto BeeAware! – e sosteniamo le misure di protezione delle api nei comuni partecipanti dello spazio alpino.
Cosa succede nel resto della Germania?
Il progetto di legge presentato con l’iniziativa popolare potrebbe ora essere accolto dalla CSU e dal partito dei Freie Wähler nel Parlamento bavarese. Tuttavia, è più probabile che i due partiti di governo presentino un proprio progetto di legge. Markus Söder (CSU) ha già annunciato una tavola rotonda con i promotori, le associazioni per la protezione dell’ambiente e della natura e la Federazione degli agricoltori, che si terrà il 20 febbraio. Entro sei mesi sarà poi presumibilmente indetto un referendum, con il quale i cittadini bavaresi potranno votare le due proposte di legge.
La proposta di legge di iniziativa popolare ha anche dato uno scossone a livello nazionale in tutta la Germania. La ministra federale dell’ambiente Svenja Schulze (SPD) ha dichiarato di voler fare della protezione degli insetti un punto focale del proprio lavoro. A breve saranno presentate proposte concrete per un “Programma d’azione per la protezione degli insetti”. Sicuramente una buona notizia per le nostre api – e un esempio positivo di ciò che può innescare la democrazia diretta, anche a livello sovraregionale.
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